Per te che navighi nel mio e-commerce sappi che qui puoi "muoverti" con serenità, non verranno catturati i tuoi dati e riceverai, solo da noi, offerte e aggiornamenti se sarai tu a richiederlo.
Questo perché il sito web è gestito con Ge.M.M.A. e aderiamo al "comportamento etico nella vendita", riassumibile nel fatto che raccogliamo solo i dati strettamente necessari per soddisfare le richieste dei clienti, senza usare tracciatori, cookie o tecniche simili.
Con la nostra scelta, contribuiamo all'iniziativa che vorrebbe rendere il web un luogo più affidabile e a misura di "persona" non di "consumatore", perché navigare dovrebbe essere come fare una passeggiata in un quartiere confortevole e tranquillo.
Pubblichiamo questo documento per far conosce agli utenti, e diffondere tra gli imprenditori, questa scelta etica.
A chi è rivolto questo testo? A tutti coloro che utilizzano la tecnologia, quindi … a tutti.
Due diversi punti di vista, con richieste opposte, che possono conciliarsi.
Individuate a quale delle seguenti categorie appartenete:
Poi procedete nella lettura aprendo il riquadro con la presentazione concettuale di vostro interesse, o entrambi se siete persone curiose. Seguirà, per tutti, una spiegazione tecnica e alcuni esempi tra i più diffusi.
Perché continuare la lettura?
Per avere gli strumenti con cui ridurre la preoccupazione e il fastidio derivanti dalla consapevolezza di essere osservati, o più precisamente "tracciati", mentre navighiamo su Internet o usiamo dispositivi connessi (come TV smart, orologi intelligenti, ecc.).
Potrete comprendere come venite "tracciati", per poi decidere come comportarvi e per riconoscere un sito progettato con Ge.M.M.A., che offre completa privacy (non anonimato).
Ge.M.M.A. è l'alternativa, ma questo software web fa molto di più, sia per chi semplicemente naviga ma soprattutto per chi vende prodotti e/o servizi online. La spiegazione delle caratteristiche di vostro interesse la potete trovare su questo sito, o su quello di jemjob se siete interessati ad un approfondimento.
Il web è un grande mercato commerciale e chi possiede un sito web deve garantirne la sopravvivenza e la crescita, attuando le azioni di marketing più comuni, che sono:
Però, non ha la possibilità di scegliere il metodo per ottenere questi risultati, perché è sempre il medesimo, con tracciatori e cookie. Questo porta a pubblicità sempre più invadenti (mirate) e alla sensazione di essere costantemente osservati nelle nostre attività sul web (e non solo).
Di conseguenza, per difenderci, ricorriamo a soluzioni tecnologiche per problemi tecnologici, che aggiungono complessità e a volte costi. Ad esempio, vengono utilizzati i seguenti metodi:
Anziché presentare un'altra soluzione software/tecnologica, con Ge.M.M.A. proponiamo un approccio diverso, vorremo che fossero i venditori, possessori di un sito web, a scegliere di attuare un comportamento diverso dallo standard, adottando il "comportamento etico nella vendita", che per loro non significa perdere ogni monitoraggio sul loro sito, ma averlo di tipo statistico ed anonimo solo per loro, senza doverlo condividere con altri come contropartita e di adottare il principio di agire in base alle richieste dei clienti, invece di agire sempre eccetto in caso di esplicito rifiuto. Questo non vuol dire che i venditori smetteranno di farsi pubblicità, ma che lo faranno in modo più classico, semplice ed economico, meno "mirato".
Tracciatori e cookie rendono un utente riconoscibile, e quindi monitorabile, mentre si muove ovunque nel web, invece quando entra in un sito gestito con Ge.M.M.A., senza questi strumenti, la sua privacy è garantita, perché tutto il web esterno ne perde traccia e il sito in cui è lo riconosce nominalmente solo dopo che ha eventualmente eseguito il login, senza condividere alcun dato con l'esterno.
I tracciatori più diffusi, presenti praticamente in ogni sito web, sono ad esempio: quelli di Google Analytics per le statistiche del sito; quelli di Google Ads per partecipare al loro circuito pubblicitario; quelli dei social network più noti.
Chiarimento importante: Ge.M.M.A. non ha come obiettivo di diventare un sistema chiuso per lo scambio dei dati degli utenti, perché nessun sito che usa Ge.M.M.A. può "vedere" cosa fa un utente su altri siti che usano Ge.M.M.A.. Questa è la nostra idea di etica e riservatezza, che parte dalla scelta consapevole dei venditori.
In un ecosistema tecnologico dominato dalla pubblicità, Ge.M.M.A. è come il mantello dell'invisibilità, ma non è un artificio con cui nascondersi, è il tentativo di ribaltare il paradigma per cui tutto quello che faccio, vedo, consulto nel web mi interessa e autorizzo implicitamente chiunque ad "aiutarmi nell'approfondimento dei miei interessi", sarò poi io a negare consensi (se me ne viene data la possibilità). L'idea con Ge.M.M.A. senza tracciatori e cookie, è di eliminare le autorizzazioni implicite e dare consensi solo quando voglio essere informato e contattato.
Facciamo un po' di chiarezza, poi lasciamo a voi trarre le conclusioni.
È stato deciso che è "meglio" monitorare le abitudini di tutte le persone al mondo per proporre pubblicità mirate a coloro che dovrebbero avere probabilità più alta di comprare ciò che gli viene mostrato. A parte il fatto che in questo modo le persone perdono la propria dignità essendo considerate solo consumatori, ci chiediamo anche: è meglio per loro che possono scegliere più velocemente cosa comprare, è meglio per i venditori che vendono di più, o è meglio per chi?
La pubblicità mirata ha davvero migliorato l'esperienza di tutti? O ha solo aumentato la quantità di annunci che vediamo ogni giorno?
Oggi la pubblicità online funziona come un'asta: chi spende di più ottiene maggiore visibilità. Questo sistema ha portato a una situazione paradossale, in cui la pubblicità vale più della qualità del lavoro stesso.
Spieghiamo quest'ultima "strana" affermazione.
Il metodo attuale ha creato un mercato d'asta della pubblicità online (RTB: Real Time Bidding), dove gli annunci vengono "spinti" verso la visibilità dalla più cospicua disponibilità economica di spesa, perché, anche se vengono considerati fattori come la pertinenza dell'annuncio e la reputazione del venditore, il prezzo che si è disposti a pagare rimane il parametro principale, considerando l'elevato numero di partecipanti.
Non solo la quantità di pubblicità è in aumento, ma anche il suo peso/valore-economico. Oggi, alcuni lavoratori offrono gratuitamente il risultato del loro operato per attrarre il maggior numero di visitatori, sperando poi di guadagnare mostrando pubblicità a questi utenti per essere pagati in proporzione. È paradossale l'obiettivo di guadagnare di più distribuendo pubblicità che vendendo il frutto del proprio impegno. Questa tendenza è un'aberrazione che sta diventando normalità e svilisce la qualità del lavoro, che non è più il principale criterio di valutazione economica.
Questo sistema nasconde un costo, non economico, per chi utilizza software gratuiti, che vengono proposti in uso libero senza specificare come questi servizi si sostengano economicamente. In pratica, raccogliendo il maggior numero possibile di informazioni sui loro utilizzatori, queste piattaforme ottengono profitti condividendo i dati con i grandi network pubblicitari e mostrando, di conseguenza, le pubblicità più redditizie ai loro utenti.
Volutamente, il problema è più "narrato" che evidente, perché sovente non siamo consapevoli delle informazioni che regaliamo alla rete, e tantomeno dei ricavi che queste generano. I social media e molte altre piattaforme che ci sembrano gratuite in realtà non lo sono (questo argomento è approfondito nell'articolo: Informativa sul nostro NON USO dei COOKIE né di tecniche simili).
Perché continuare la lettura?
Per decidere se per avere le informazioni sui potenziali clienti (statistiche di navigazione) e per farvi pubblicità, siete soddisfatti del metodo standard, o se invece siete disponibili a prendere in considerazione un'alternativa.
Ge.M.M.A. è l'alternativa, ma questo software web fa molto di più, sia per chi semplicemente naviga ma soprattutto per chi vende prodotti e/o servizi online. La spiegazione delle funzionalità la potete trovare sul sito di jemjob.
La scelta di operare online in modo alternativo ha dei vantaggi dal punto di vista etico, pratico ed economico. Eticamente, rispettare la privacy dei vostri utenti, renderà la vostra immagine aziendale più affidabile e vi semplificherà la gestione delle norme sulla privacy; praticamente, avrete delle semplificazioni nella gestione del sito web; economicamente, avrete un risparmio su più fronti.
Premettiamo che l'operatività che stiamo per presentarvi è un'opzione, non un obbligo per usare Ge.M.M.A..
Il web è un grande mercato commerciale e chi possiede un sito web deve garantirne la sopravvivenza e la crescita, attuando le azioni di marketing più comuni, che sono:
Per svolgere queste attività, bisogna scegliere:
Però, non è possibile scegliere il metodo per ottenere questi risultati, perché è sempre il medesimo, con tracciatori e cookie. Questo porta a pubblicità sempre più invadenti per gli utenti, che, con crescente frequenza, ricorrono a soluzioni per proteggersi dal tracciamento, con il risultato che i dati statistici di analisi del sito si discostano sempre più dalla realtà. A questa percentuale crescente di errori bisogna aggiungere che di base questi dati statistici risentono di un'approssimazione, derivante dal fatto che viene escluso il traffico generato da bot noti (programmi per eseguire compiti automatizzati su internet) e spider noti (o web crawler, tipologia di bot specializzati nell'indicizzazione del web, usati dai motori di ricerca), ma questa esclusione non elimina il traffico generato da tutti i bot e spider.
Sui dati statistici di analisi si basano le scelte strategiche finalizzate all'incremento delle vendite, è quindi evidente il danno che può derivare da analisi imprecise.
Anziché presentare un'altra soluzione software/tecnologica, con Ge.M.M.A. proponiamo un approccio diverso, dando ai venditori, possessori di un sito web, la possibilità di scegliere se agire in modo diverso dallo standard, adottando un "comportamento etico nella vendita", che significa raccogliere solo i dati strettamente necessari per soddisfare le richieste dei clienti, senza usare tracciatori, cookie o tecniche simili. Questa scelta potranno farla nel momento in cui decidono di gestire il loro sito con Ge.M.M.A., o anche successivamente.
La scelta del "comportamento etico" non potrebbe diffondersi se fosse penalizzante per i venditori-online, quindi, Ge.M.M.A. consente loro di avere a disposizione i dati statistici da usare per analizzare e migliorare la loro strategia web, producendoli con codice di programmazione scritto specificatamente per questo scopo, che rimane racchiuso nel sito analizzato e fornisce risultati solo agli amministratori, senza connessioni esterne.
Operando in questo modo alternativo, bisogna anche cambiare la logica con cui farsi pubblicità online, argomento trattato in un paragrafo dedicato seguente, inoltre, un venditore potrà guadagnare maggior fiducia dai suoi utenti navigatori (clienti) per il fatto di offrirgli la possibilità di muoversi in un ambiente protetto, senza dover usare/installare/pagare software appositi che svolgano una funzione di filtro.
Tracciatori e cookie rendono un utente riconoscibile, e quindi monitorabile, mentre si muove ovunque nel web, invece quando entra in un sito gestito con Ge.M.M.A., senza questi strumenti, la sua privacy è garantita, perché tutto il web esterno ne perde traccia e il sito in cui è lo riconosce nominalmente solo dopo che ha eventualmente eseguito il login, senza condividere alcun dato con l'esterno.
I tracciatori più diffusi, presenti praticamente in ogni sito web, sono ad esempio: quelli di Google Analytics per le statistiche del sito; quelli di Google Ads per partecipare al loro circuito pubblicitario; quelli dei social network più noti.
Chiarimento importante: Ge.M.M.A. non ha come obiettivo di diventare un sistema chiuso per lo scambio dei dati degli utenti, perché nessun sito che usa Ge.M.M.A. può "vedere" cosa fa un utente su altri siti che usano Ge.M.M.A.. Questa è la nostra idea di etica e riservatezza, che parte dalla scelta consapevole dei venditori.
In un ecosistema tecnologico dominato dalla pubblicità, Ge.M.M.A. è, per gli utenti, come il mantello dell'invisibilità, ma non è un artificio con cui possono nascondersi, è il tentativo di ribaltare il paradigma per cui tutto quello che fanno, vedono, consultano nel web gli interessa e autorizzano implicitamente chiunque ad "aiutarli nell'approfondimento dei loro interessi", saranno poi loro a negare consensi (se gliene viene data la possibilità). L'idea con Ge.M.M.A. senza tracciatori e cookie, è di eliminare le autorizzazioni implicite e chiedere consensi per informarli e contattarli.
Ripensare il postulato di base della navigazione web, può essere un vantaggio anche per i venditori, che non dovranno più preoccuparsi di violare la privacy e potranno concentrarsi su utenti realmente interessati. L'assenza di norme sulla privacy si traduce in semplificazione e risparmio economico. Informare solo gli utenti che lo richiedono, consente di avere una base ben definita di clienti fidelizzati, che permette di valutare meglio il consolidamento e il successo dell'attività commerciale, rispetto ad avere un gran numero di utenti contattabili ma che in massima parte neppure sanno di essere in quel gruppo.
Il metodo attuale tradizionale richiede, al venditore, investimenti elevati e l'aiuto di professionisti, con costi che possono incidere molto su ogni vendita. Senza tracciatori, invece, il venditore può promuoversi in modo più semplice e proporzionato alle proprie risorse.
Il modo standard si è enormemente diffuso perché consente di mostrare la propria pubblicità a soggetti selezionati, che dovrebbero avere probabilità più alta di comprare. Però, richiede di rivolgersi a professionisti che: predispongano uno schema di distribuzione delle risorse economiche che il venditore ha deciso di dedicare alla pubblicità; indichino in quali pagine del sito inserire il codice di programmazione che serve per tracciare gli utenti; ed infine, elaborino periodicamente i dati salvati dai tracciatori per ottimizzare lo schema di distribuzione delle risorse economiche. I passaggi elencati sono molto sintetici, ma sono sufficienti a far capire perché si ricorra normalmente a professionisti esterni.
Affinché questo lavoro si traduca in un vantaggio effettivo bisogna che il budget allocato per la pubblicità sia molto consistente, perché si va a competere in un mercato di "asta della pubblicità" dove ci sono partecipanti che investono cifre enormi.
Dall'analisi dei risultati ottenuti, nel corso del tempo, dal metodo appena esposto, spesso risulta che investire cifre basse non produce esiti apprezzabili, e d'altro canto, investire cifre consistenti, congiuntamente al costo della consulenza, arriva ad avere un peso significativo su ogni singola vendita (si chiama costo per acquisizione, CPA, e indica quanto è costato in pubblicità ottenere una singola vendita o conversione, perché divide il costo totale della pubblicità per il numero di vendite generate). Non è questa la sede per fare degli esempi numerici, che possono essere molto variabili, ma siamo sicuri che l'entità delle cifre vi stupirebbe!
Evitare i tracciatori, nel proprio sito web, proietta il venditore indietro nel tempo, quando si decideva con l'esperienza propria e le analisi statistiche generali, quali potevano essere gli insiemi di "persone" più adatte a cui indirizzare la pubblicità. Ciò non esclude l'opportunità di rivolgersi a professionisti che aiutino l'imprenditore a migliorare il suo messaggio pubblicitario e a diffonderlo online in relazione alle risorse economiche allocate, risulta però evidente la semplificazione, che si traduce in costi pubblicitari più contenuti e più facilmente proporzionabili al prodotto che si vuole vendere.
Dopo questo breve confronto dei due metodi, proviamo a scrivere la domanda che forse avete in testa: siamo sicuri che il "nuovo" è sempre meglio del "vecchio"? È stato deciso che è "meglio" monitorare le abitudini di tutte le persone al mondo per proporre pubblicità mirate a coloro che dovrebbero avere probabilità più alta di comprare ciò che gli viene mostrato. A parte il fatto che in questo modo le persone perdono la propria dignità essendo considerate solo consumatori, ci chiediamo anche: è meglio per loro che possono scegliere più velocemente cosa comprare, è meglio per i venditori che vendono di più, o è meglio per chi?
La pubblicità mirata ha davvero migliorato l'esperienza di tutti? O ha solo aumentato la quantità di annunci che vediamo ogni giorno?
La quantità di pubblicità continua a crescere e arriverà a un punto limite oltre il quale, non potendosi incrementare in quantità, si accrescerà nel prezzo, che potrebbe poi non essere alla portata di tutti i venditori.
Facciamo un po' di chiarezza, poi lasciamo a voi trarre le conclusioni.
Quando parliamo del "peso" della pubblicità, non ci riferiamo a quanto spesso la incontriamo nella vita quotidiana, ma al valore economico che attribuiamo a qualcosa di intangibile.
Oggi la pubblicità online funziona come un'asta: chi spende di più ottiene maggiore visibilità. Questo sistema ha portato a una situazione paradossale, in cui la pubblicità vale più della qualità del lavoro stesso.
Spieghiamo quest'ultima "strana" affermazione.
Il metodo attuale ha creato un mercato d'asta della pubblicità online (RTB: Real Time Bidding), dove gli annunci vengono "spinti" verso la visibilità dalla più cospicua disponibilità economica di spesa, perché, anche se vengono considerati fattori come la pertinenza dell'annuncio e la reputazione del venditore, il prezzo che si è disposti a pagare rimane il parametro principale, considerando l'elevato numero di partecipanti.
Non solo la quantità di pubblicità è in aumento, ma anche il suo peso/valore-economico. Oggi, alcuni lavoratori offrono gratuitamente il risultato del loro operato per attrarre il maggior numero di visitatori, sperando poi di guadagnare mostrando pubblicità a questi utenti per essere pagati in proporzione. È paradossale l'obiettivo di guadagnare di più distribuendo pubblicità che vendendo il frutto del proprio impegno. Questa tendenza è un'aberrazione che sta diventando normalità e svilisce la qualità del lavoro, che non è più il principale criterio di valutazione economica.
Questo sistema nasconde un costo, non economico, per chi utilizza software gratuiti, che vengono proposti in uso libero senza specificare come questi servizi si sostengano economicamente. In pratica, raccogliendo il maggior numero possibile di informazioni sui loro utilizzatori, queste piattaforme ottengono profitti condividendo i dati con i grandi network pubblicitari e mostrando, di conseguenza, le pubblicità più redditizie ai loro utenti.
Volutamente, il problema è più "narrato" che evidente, perché sovente non siamo consapevoli delle informazioni che regaliamo alla rete, e tantomeno dei ricavi che queste generano. I social media e molte altre piattaforme che ci sembrano gratuite in realtà non lo sono (questo argomento è approfondito nell'articolo: Informativa sul nostro NON USO dei COOKIE né di tecniche simili).
Per evitare false attestazioni di siti web, è presente un sistema di verifica.
C'è questo contrassegno (DA FARE) nelle pagine dei siti che aderiscono al "comportamento etico", e per verificarne la validità, cliccando su esso si aprirà una pagina del sito jemjob.it con i dati del sito web su cui siete, certificandolo come cliente di jemjob utilizzatore di GeMMA in modalità "etica" (attenzione: verificare nella barra degli indirizzi che il dominio sia jemjob.it/...).
In questo modo, non è sufficiente per un sito mostrare il contrassegno e pubblicare il presente documento, pertanto, se troverete siti non validabili siete pregati di segnalarlo su jemjob.it/LINK-diretto-DA-FARE.
Quanto scritto fino ad ora fornisce una panoramica del sistema attuale e delle sue conseguenze, presentando anche un'alternativa. Nei prossimi paragrafi spiegheremo, in modo tecnico ma chiaro, come funziona il metodo "standard" con tracciatori e cookie, così da comprendere meglio anche l'alternativa proposta da Ge.M.M.A..